martedì 26 marzo 2013

Rocco Siffredi: "A letto preferisco le donne brutte, apprezzano di più"




Non è la prima volta che Rocco Siffredi, conosciuto come il re del porno, racconta il perché non riesce a stare lontano dal set di un film a luci rosse, ma ogni volta aggiunge particolari e si sofferma in dettagli che non possono non renderlo simpatico a tutti. Lo fa anche questa settimana, dalle pagine del settimanale Vanity Fair, al quale racconta di come qualche anno fa aveva deciso di abbandonare il suo ruolo attivo sui set, per dedicarsi alla regia:

“Avevo pensato di fermarmi perché i miei figli erano piccoli, non volevo che il mio lavoro fosse un problema per loro durante l’adolescenza. Invece a 42 anni andavo a mignotte tutti i giorni, ero come un tossico, avevo bisogno di carne. Poi tornavo a casa, trovavo una famiglia bellissima, mi guardavo allo specchio e mi chiedevo: perché sono così merda?”.

Poi un giorno sua moglie Rosa, un passato da pornostar alle spalle, scopre tutto, complice una telefonata partita per sbaglio, e non la prende bene:

“Voleva quasi divorziare. Io le ho confessato le mille donne che avevo pagato in quel periodo. Abbiamo iniziato a parlare e questo ci ha unito. Le ho raccontato che non mi riconoscevo più nel Rocco che di colpo era diventato il bravo ragazzo. Il mio peggior difetto è che mi dispiace deludere…”.

E come hanno risolto il problema i coniugi Siffredi? Uno psicologo? Troppo banale:

“Lei mi ha proposto di parlarne con uno psicologo, ma non ho voluto. Noi abruzzesi pensiamo sempre di riuscire a cavarcela da soli. Alla fine sono arrivato a una conclusione: c’è qualcosa che non va in me, qualcosa di molto negativo, ma probabilmente non lo voglio vedere perché è poi quello che mi dà la possibilità di essere chi sono. Rosa mi ha capito, e mi ha incoraggiato a riprendere a girare film… Io sono rinato”.

Inutile chiedergli come fa sua moglie, ungherese con la quale è sposato dal 1993, ad accettare tutto questo:

“È una domanda che mi fanno solo in Italia. La risposta è: è intelligente. In Ungheria, dove vivo, c’è una mentalità molto più aperta. Quando ho iniziato a fare film, mia sorella e mio fratello hanno reagito molto male: chi non mi faceva toccare il figlio, chi non mi parlava più… Ora hanno capito. L’unica persona per cui avrei smesso era mia madre. Ma non me l’avrebbe mai chiesto”.

A parte sua moglie, a letto Rocco ha delle preferenze:

“Le belle a volte sembra che ti stiano quasi facendo un favore. Preferisco le donne più normali, anche brutte: mi piace la sincerità nei loro occhi, e apprezzano di più”.

E se lo dice lui…

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